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Ricchi PRemi (Fantasic PR Event Blues)
Due righe per rimandarvi a questo bel post di Lorenzo Cavalca, che descrive un tipico evento PR di una azienda hardware/software.
Se ci sono giornalisti in ascolto, ricorderanno sicuramente più di una “conferenza stampa” di questo tenore…
Meditate marketing manager, meditate…
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De Influentia (Opinion Leader Blues)
La blogosfera si infiamma per la ricerca Edelman – Technorati, e seguire le conversazioni è diventato complicato.
Ho lasciato quà e là qualche commento, tra gli altri qui, e alla fine ne faccio un piccolo post per dire la mia.
Mi sembra che il punto sia: influenzare chi ? E perchè ? Se un blog che parla di politiche economiche, con 4 link, lo leggono i ministri dell’economia dell’Unione Europea, è influente o no ? Se invece un blog ha 150.000 link perchè racconta le barzellette migliori del mondo, è un opinion leader ? Influenza le decisioni di qualcuno ? Forse un altro punto da approfondire è questo: se influenzare significa avere effetto sulle decisioni di qualcuno, (da per chi votare a che lettore MP3 mi comprerò) allora i termini della questione non possono certo essere “solo” quantitativi. O no ?
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Piaccia o non piaccia… (Brands & Blogs Blues)
Giusto per aggiungere un elemento alla interessante discussione nata da un post di Gaspar Torriero , ecco che dagli Stati Uniti giunge notizia che PR Newswire ha pensato bene di aggiornare e potenziare il servizio di monitoraggio dei blog per le aziende. Il perchè lo spiegano cosi:
“Blogs are an important part of the strategic communications programs of our customers,” said Dave Armon, chief operating officer, PR Newswire. “It’s our objective to help facilitate the way in which our customers interact with blogs — from distributing news to bloggers via RSS to monitoring which blogs are discussing customers’ news and other issues of relevance.”
Insomma, innanzi tutto pare abbiano una gran voglia di ascoltare le conversazioni, poi vedremo.
Aggiornamento 11/10: tra le molte discussioni onlne sulla faccende della ricerca Edelman – Technorati ho trovato anche questa di Deeario. Magari ne aggiungerò altre man mano che le trovo.
Tipo: questo o questo …
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Memento
Vabbè, sicuramente lo sapete già tutti, ma io ve lo segnalo: a Milano il 13 ottobre, un incontro dal titolo: “Top of the blogs : gli influenti della blogsfera italiana” . Edelman e Technorati illustreranno una prima analisi del panorama dei blog Italiani e internazionali. L’evento (che si terrà alle ore 11,30 a Le Biciclette – via Torti, 1) è aperto a tutti. Io cercherò di andarci.
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Soldi buttati via (Economic PR News)
Ci sono fior di aziende convinte che si possa far comunicazione efficace facendo tradurre centralmente i comunicati (non si sa come e da chi, ma spero sia un traduttore automatico) per poi diffonderli con un sistema di distribuzione in abbonamento via email, senza nessun genere di consulenza locale. I risultati sono i seguenti:
“Con lo xxxxx presentiamo il nostro modello High-End più attuale”, spiega xxxxxx, del riparto marketing ….
….Lo xxxx si basa sul nuovo modello di misure abbastanza compatto (32, 5 x 22 x 21 cm.) e grand’apparenza. ….
… xxxxx decide scartata partecipazione dal CeBIT 2007
… xxxx annunciò che non sarà rappresentato con un proprio stand dalla versione 2007 del CeBIT. Invece di far presenza in questa fiera, si vuole ….
… È stato progettato lavorare di maniera più attiva …
… Con questi nuovi prodotti, xxxx vuole ingressre nell’area dei progetti commerciali
….. Lo xxxxx adempie le vostre aspettative
.. due schede TV analoghe o digitali fanno possibile la riproduzione di film
… gli utenti hanno la possibilità di entrare ad altri contenuti …
… I tempi del DVD e CD player, receiver e videoregistratore nel soggiorno sono rimasti out
… Anche ne ha tutti i vantaggi di un computer.
Contenti loro….
Technorati Tags : PR
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Blogging e aziende (SMAU blog Blues)
Ecco un brevissimo resoconto al volo sul bellissimo convegno “Blog e informazione: quali opportunità per le aziende “, tenutosi ieri allo SMAU e organizzato da Blogosfere (giusto alcune cose che personalmente ho trovato tra le più interessanti e stimolanti, non me ne voglia chi non citerò, tutti gli interventi sono stati ricchi di spunti di riflessione)
Sala piccola e strapiena e molte facce note.
Allora, pesco dai miei rapidi appunti:
- Andrea Andreutti, web Marketing manager di Samsung , mette l’accento sul fatto di come siano di fatto “obsoleti” o comunque insufficienti i tradizionali tool di marketing a fronte delle modalità di diffusione e fruizione delle notizie nella blogosfera; esempio: se un prodotto viene lanciato sul mercato di Singapore lunedì, ci sono buone probabilità che mercoledì ci siano già in rete e in italiano impressioni, commenti, foto e magari una bella prova prodotto, indipendentemente dall’annucio in Italia. Altra interessantissima osservazione: il monitoraggio della blogosfera offre indicazioni e spunti di valore per l’azienda, anche senza i complessi e costosissimi sistemi di CRM
- Mauro “Mario” Lupi sottolinea come le aziende fatichino a percepire il “valore nascosto” del blog, forse (ipotizzo io) perchè lo analizzano e lo esaminano con strumenti vecchi inadatti a comprenderlo. Cita una ”customer story” di Barilla che solo attraverso l’ascolto della blogosfera ha raccolto indicazioni utili per modificare i prodotti esistenti o addirittura crearne di nuovi. La blogosfera come formidabile “focus group” a disposizione delle aziende. Mi piace molto la sua proposta di parlare di “business blog” , concetto pèiù ampio, e non di “enterprise blog”, che ne è una particolare espressione.
- Interessante il caso di Ferrari, e di come Gianpaolo Sacchini si è mosso con uno strumento così innovativo all’interno di in’azienda dove le regole e i limiti per la comunicazione sono pesanti e decisamente rigidi.
- Sergio Veneziani di Edelman ha descritto l’approccio utilizzato per portare le aziende verso un eventuale utilizzo “cosciente” del blog, ovvero farle passare attraverso una fase di solo monitoraggio e ascolto, per dare modo di capire più a fondo dinamiche, opportunità e rischi.
Al prossimo convegno !
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Buon Senso (Good PR Pitch Blues)
Mi è capitato di dover fronteggiare più di una volta richieste di clienti che, dovendo approcciare nuovi segmenti di mercato, dove erano praticamente sconosciuti, volevano in parallelo approcciare i giornalisti che di quel mercato si occupano con una specifica campagna di “introduzione”. Niente di sbagliato nell’idea, ma è la tipica situazione in cui le aziende tendono ad essere aggressive e a dare per scontato che stanno proponendo i contenuti più interessanti del mondo e pretendono di “vendere” tutto e subito. Alan Weinkrantz ha avuto lo stesso problema e raccolgo volentieri alcune sue osservazioni
Il concetto su cui Alan si sofferma è che quando si tratta di un nuovo giornalista, l’obbiettivo deve essere quello di approcciare e conoscere e non quello di vendere.
Il destinatario del pitch , giornalista, analista, opinion leader o blogger che sia, sa che il nostro obbiettivo finale è quello di avere la sua attenzione e, eventualmente, che scriva del nostro cliente, magari in modo positivo. Allora prima di approcciarlo è bene ricordare alcune semplici regole:
1. Assicuratevi che la persona sia realmente quella giusta: leggete quello che ha scritto, fate qualche ricerca, scoprite chi lo linka.
2. Chiedetevi se, oggettivamente, quella particolare persona debba essere interessata a sapere qualcosa sull’azienda, sul prodotto o sulla tecnologia in questione.
3. I contenuti che state proponendo sono coerenti con la linea editoriale della testata ?
4. Rendete l’approccio davvero di introduzione e “conoscitivo”. Magari inviate una breve email presentandovi, dite cosa proponete e chiedete se il giornalista è la persona giusta per i contenuti in questione.
5. NON INVIATE al primo approccio file con profili aziendali, background, foto e gli ultimi 10 comunicati dell’azienda. Al massimo, aggiungerei io, proponete un paio di link dove il giornalista può, se vuole, approfondire.
In generale il suggerimento di Alan è: usate buon senso e rispetto. Non dimenticate che il vostro giornalista è bombardato quotidianemente da pitch come il vostro: fate che il vostro messaggio sia vero valore aggiunto per il suo lavoro.
Technorati Tags : relazioni pubbliche PR
journalism
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Miss PR (Neverending Misunderstanding Blues)
Leggo stamattina che la novella Miss Italia, Claudia Andreatta, “sogna di entrare nel mondo delle pubbliche relazioni e di fare la presentatrice, magari come Simona Ventura che sembra sia il suo modello ideale.”
Fantastico.
Quello che ci voleva per chiarire cosa sono le “pubbliche relazioni” e dare finalmente un po’ di sfarzo alla nostra povera categoria.
Ne sentivo davvero la mancanza.
Corro a comprarmi bikini e coroncina. Ne avrò bisogno per le prossime presentazioni dell’agenzia.
Prevedo clienti nuovi come se piovesse.
La settimana parte ancora una volta alla grande…
Tags: PR relazioni pubbliche
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Giuro che sono qui per caso… (PR Shame Blues)
Tanto per cominciare in allegria la settimana e chiarire meglio il problema dell’immagine delle Relazioni Pubbliche ( e farci una bella e amara risata), vi propongo questo stralcio tratto da un sito che si occupa di informazione medica alternativa……
(…) Le agenzie di PR lavorano nel campo delle relazioni pubbliche, la professione che si occupa di “management della percezione” e dell’alterazione delle attitudini mentali e metafore concettuali nella vita pubblica e spesso hanno degli interessi economici propri e l’obbligo di fedeltà a un punto di vista. Quindi un efficace ed accurato esame delle attività e dei codici etici di tale professione è raccomandato: le dichiarazioni che essa produce devono essere generalmente considerate disinformazione per definizione fino a quando è dimostrato il contrario. Una manipolazione non necessariamente comporta vere e proprie bugie di commissione, ma comporta tipicamente bugie di omissione, che mascherano l’identità dello sponsor del messaggio. (…)
Quando parliamo di PR, ci sono due cose da cercare:
1. l’orchestrazione ed organizzazione che non è destinata ad essere vista e conosciuta dall’audience e
2. la scena sul palco a consumo del pubblico.
Non male eh ?….
Tags: relazioni pubbliche
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PR cosa ? (Professional Shame Blues)
Vi segnalo un imperdibile post di Richard Edelman, dal titolo “A Jarvis Moment” che, ancora una volta, mi ha procurato quella simpatica (ma sbagliata, lo so…) sensazione di “mal comune mezzo gaudio” che ogni tanto mi procura la lettura delle disavventure delle relazioni pubbliche oltreoceano.
In sintesi, Il Nostro si è trovato a dover riempire un modulo govenativo, in cui era necessario indicare la professione: niente di più facile, deve aver pensato.
Peccato che al primo tentativo, il solerte impiegato ha spiegato a Mr. Edelman come “PR ” o “Public Relations” non fosse abbastanza specifico, e ne’ lui ne’ il suo supervisore sapevano che professione fosse… Il Nostro ha fatto un tentativo con “corporate and marketing communications”. Niente da fare, l’espressione era troppo lunga per il form. Ma il buon Richard non si è scoraggiato e ha cominciato a parlare dei suoi clienti, dei più recenti progetti che aveva sviluppato per Dove, Wal-mart, General Electric… Niente da fare. Alla fine, disperato si è dovuto adattare a descrivere la sua professione “advertising”. Vi riporto l’amaro commento di Edelman:
“This is what used to happen when I was just a “newbie” in the business in the late 70s and early 80s. It could not still be happening to me. Fellow PR people, we have still have a lot of work to do on the image of the industry. Beyond the executive suite, we are either unknown or pigeon holed into the “masters of spin” camp. In fact we are central to business transformation, whether it is for Wal-Mart, P&G or other major global corporations. Let’s persuade our clients to allow us to talk about the work we do so that we can educate the broader publics about the benefits of what we do. In that way we can avoid this type of humiliation for future generations of PR people.”
Posso solo immaginare lo scoramento di un uomo come Richard Edelman, uno che delle PR ha fatto la storia, di fronte a un episodio del genere.
Nel mio piccolo , posso solo dire che so di cosa parla…
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