Ultimatum Marketing (last chance blues)

Sapete, il marketing mi piace per questo: c’è sempre qualcosa di nuovo, innovativo, stimolante.

E noi italiani, se c’è da stupire, non siamo secondi a nessuno.
E dalle parti di Alba, in Piemonte, ci sono menti vulcaniche.
Mi spiego.
Sono stato per anni un cliente di Giordano, produttore e distributore piemontese di vini. Non compravo molto, ma ogni tanto il mio ordine arrivava. Le scelte più recenti compiute dal signor Giordano però non mi hanno convinto (non è questa la sede per approfondire le ragioni) e non compro più.

E il Signor Giordano se ne è accorto.

E negli utlimi mesi si sono moltiplicate le telefonate serali con cui cortesi signorine dagli accenti molto variabili (l’ultima secondo me aveva una cadenza più di Bucarest che di Valle Talloria d’Alba…) mi comunicavano accorate l’angoscia del signor Giordano per la mia “scomparsa” come cliente. Ho provato a spiegare che, per una serie di motivi, acquisto il vino con modalità diverse, più consone alle mie esigenze a ai miei gusti. Hanno insisitito, ma alla fine sembrava avessero capito che era fiato sprecato.

E invece…

Mi arriva una lettera, non dal marketing o dalla direzione commerciale di Giordano, ma dall’amministrazione finanziaria.
Oibò, ho dimenticato di pagare le ultime bottiglie di Barbaresco ? Dove saranno le ricevute ?

Niente di tutto questo. Il Signor Paolo Degiorgis, mi scrive perchè il signor Giordano gli ha chiesto di darmi (cito testualmente) “… l’ultima possibilà di assicurarsi alcuni de migliori vini, ect ect…”

Avete capito bene : mi viene offerta un’ultima chance. Altrimenti “…. mio malgrado dovrò avviare le procedure che prevedono la cancellazione del Suo nominativo dalla lista dei Clienti Giordano.” “…questa è la sua ultima possibilità per continuare ad essere Cliente Giordano”

E sia. Mi assumo le mie responsabilità. Che le procedure siano avviate: affronterò il mio destino di “cancellato” a testa alta.

Se non avrete mie notizie, sapete cosa mi è successo.

AGGIORNAMENTO 9 gennaio 2006: Degiorgis scherzava, ho ricevuto l’ennesima telefonata serale dalla solita malcapitata del call center rumeno che mi chiama da parte del Signor Giordano e che stavolta si è beccata il mio sfogo con minacce di denunciarli se non la piantano di telefonarmi a casa… era troppo bello per essere vero…

Pubblicato in Senza categoria | 9 commenti

Dove siete ?

Se proprio non avete niente di meglio da fare (ma proprio niente) e volete dedicarmi unminuto, QUI potete farmi vedere dove siete.

Pubblicato in Senza categoria | 5 commenti

La tempesta nel bicchiere di latte (Nestlè blues)

Mi sa che il signor Peter Brabeck, primo dirigente e presidente di Nestlé, ha seguito un pregevole master in marketing communication e relazioni pubbliche assieme al suo collega Thomas Hesse di Sony BMG. Si legge nelle loro dichiarazioni la stessa elevata capacità di identificare i messaggi chiave in situazione di crisis e lo stesso, profondo rispetto per i propri clienti. Una bella coppia, non c’è che dire.

Breve riassunto (tratto da Reuters) : La polizia italiana ha sequestrato ieri circa 30 milioni di litri di latte per bebé, prodotto dalla Nestlé, dopo che gli esami avevano mostrato la contaminazione con tracce di inchiostro della confezione. Nestlé ha detto che la sostanza chimica non è pericolosa, ma ha annunciato che stava ritirando il latte per bimbi in quattro paesi europei, Italia, Francia, Spagna e Portogallo, a causa del problema legato ai cartoni di Tetra Pak. In Italia i prodotti sequestrati sono il Nidina 1, il Nidina 2, Mio e Mio Cereali. I nuovi lotti, riconoscibili dalla scadenza a ottobre 2006 e posteriore sono già in distribuzione, ha detto Nestlé, assicurando che sono sicure. In specifico, come ho letto su Sanihelp.it, si tratta di tracce di Isopropylla Thioxanthone, un polimero utilizzato sulle confezioni come fissatore di inchiostro. La multinazionale ha subito provveduto a ritirare dal mercato europeo le partite di latte appartenenti ai lotti incriminati, quelli con scadenza settembre 2006, per un totale di di 30 milioni di litri sottratti alla vendita. Non si conoscono ancora gli effetti sulla salute di questa sostanza, ma le precauzioni per l’uso parlano chiaro. A chi lo tratta infatti si consiglia di ventilare bene il luogo di lavoro e di indossare guanti e occhiali.

E cosa ha dichiarato il nostro Brabeck ? Che il ritiro del latte per bambini in Europa rappresenta per Nestlè “un costo assolutamente trascurabile” ed è “una tempesta in un bicchiere d’acqua”. Capito ? Non ha detto qualcosa tipo :”Siamo certi che non vi è alcun pericolo per la salute dei bambini, ma proprio perchè la loro salute è al centro della nostra attenzione stiamo ritirando a scopo precauzionale tutte le confezioni contaminate” o magari anche ” Siamo profondamente dispiaciuti per questo episodio e stiamo già attivando tutti i controlli supplementari e le procedure per evitare che episodi del genere si possano verificare ancora. Attiveremo immediatamente un programma per la sostitizione gratuita delle confezioni coinvolte acquistate dalle nostre clienti”

Ma no, il concetto chiave è che gli azionisti possono stare tranquilli, il costo del ritiro non avrà effetti sui profitti. E poi quante storie per un po’ di fissatore nel latte, è tutta salute per i bambini, credetemi…

Impagabili.

Vedremo che dirà Tetra Pak…

Aggiornamento 25 Novembre: mi sembra più accorta la risposta della Tetrapak. Eccola qui.

Pubblicato in Senza categoria | Commenti disabilitati

Magliette e PR (Sony fashion blues)

Questa T-shirt è apparsa sul blog di F-Secure, una delle prime aziende a denunciare e descrivere il famigerato rootkit dei CD Sony BMG.
Una iniziativa simpatica e di grande effetto. Complimenti al marketing di F-Secure e congratulazioni a Thomas Hesse, forse uno dei primi vice-president di una multinazionale a vedere una propria frase immortalata su una T-shirt.
Diventerà un vero oggetto di culto tra i consumatori di contenuti digitali.

Pubblicato in Senza categoria | Commenti disabilitati

Ah, il web marketing… (legal marketing blues)

Vi rimando brevemente alle disavventure di Giuseppe Mayer con la Ediprint, una storia davvero edificante e istruttiva…. Ne ha scritto anche Maurizio Goetz, Kurai , Scopriamo l’acqua calda e probabilmente molti e molti altri…

Pubblicato in Senza categoria | Commenti disabilitati

La lezione di Sony servirà ? (Marketing and PR people blues)

Lo so, lo so, forse ne avete letto talmente tanto che non ne potete più. Ne ho già parlato anch’io, più volte.
Ma una riflessione più generale su questa storia occorre davvero farla.

Perchè se Sony BMG ha bloccato le vendite di 50 titoli musicali e sta offrendo copie senza la dannata protezione a chi riporta nei negozi le copie “infette”, lo si deve ( lo ripeto ma non guasta ) ad un post su un singolo blog.

Provate a immaginare una cosa del genere solo 5 anni fa. Vi sembra possibile ?

E’ finita un’era, e quella nuova pare trovi totalmente impreparate le aziende, di qualsiasi dimensione siano e in qualsiasi mercato operino.

In un lungo articolo dedicato alla faccenda da Information Week, Alan Scott, responsabile marketing di Factiva, ha in sostanza sottolineato come il vecchio modo di operare, ignorando i problemi denunciati dai consumatori, e illudendosi che le denunce rimangano “confinate” nella blogosfera, è ormai nettamente superato dalla realtà. Non può più funzionare.

“Ci sono nuove regole con cui bisogna imparare a convivere” aggiunge Scott. “Che siano blogger , user group o NGO, è sempre una questione di onestà e trasparenza. Questa storia è l’ultimo drammatico esempio di una major company che sta imparando a sue spese che i vecchi tool e i vecchi modelli non funzionano più”

Responsabili delle relazioni pubbliche, direttori marketing di tutto il mondo: correte verso i bidoni della spazzatura dove avete buttato, ( probabilmente accompagnato da un ampio sorriso di sufficienza) la copia del Cluetrain Manifesto che avevate voluto vedere per pura curiosità. Recuperatelo, perchè i vostri piani di marketing e di comunicazione si dovranno confrontare con quegli enunciati. Il mondo dei consumatori che lì viene descritto non è un bizzarro esercizio di fantasia.
E’ sotto i vostri occhi.

“Markets are conversations” e tapparsi le orecchie non è esattamente una strategia vincente.

E io ve l’avevo detto……

Pubblicato in Senza categoria | 2 commenti

Sony BMG blues (nel senso di triste, molto triste…)

Per farsi un’idea della sequenza di disastri di comunicazione e di sostanza compiuti dalla Sony BMG, potete trovare un bel riassunto dei vari passi della faccenda sul sito del Washington Post.

E già, vale la pena di rifletterci un momento. Un singolo post, su un blog (tra i milioni online) è diventato in pochi giorni una crisi di dimensioni planetarie che si è abbattuta con la forza di un uragano sulla “povera” Sony BMG. Che, forse, la blogosfera appena sapeva che esistesse, da qualche parte.. diari online di ragazzini che non hanno niente di meglio da fare….

Ma gli uomini e le donne della comunicazione di Sony, dove sono ? Forse stanno inseguendo gli ingegneri e gli avvocati che di questa storia sono probabilmente i responsabili.

Buona caccia ragazzi.

P.S. : date un’occhiata a Sory seems to be the hardest word . Impagabile.

Pubblicato in Senza categoria | Commenti disabilitati

Ma guarda guarda… (Relazioni Pubbliche e ROI)

Le Relazioni Pubbliche possono rendere più della pubblicità ? Eh, quanti hanno storto il naso davanti a questa osservazione, quanti sorrisini di compatimento… “Sì sì, le relazioni pubbliche forse aiutano, ma per vendere, la pubblicità è un’altra cosa dài…”

Per carità, non facciamo confusione: le Relazioni Pubbliche non possono sostituire la pubblicità, ma la loro efficacia riguardo lo sviluppo del business aziendale è largamente misconosciuta e drammaticamente sottovalutata.

E chi ha voluto farci una pensata? Procter & Gamble, e cioè uno dei maggiori spender pubblicitari globali.

Ha fatto una bella indagine, che ha chiamato PREvaluate, 18 mesi di monitoraggio, utilizzando un tool di analisi che prende in considerazione in modo dettagliato le informazioni sui costi , obbiettivi, audience, mercati geografici, e le sinergie con gli altri elementi del marketing mix . (ah, già stupitevi: Procter & Gamble considera le PR un elemento del marketing mix, pensa te che originali…)

E a quale conclusione è arrivata la suddetta indagine ?

Sono arrivati a concludere che le Relazioni Pubbliche hanno offerto un ritorno sull’investimento decisamente superiore agli altri strumenti del marketing mix.

Il responsabile delle relazioni esterne di P&G, Hans Bender, ha auspicato che ” it would make people think more intently about the use of PR in the marketing mix.”

Me lo auspico anch’io…

Pensateci, pensateci responsabili marketing…

Pubblicato in Senza categoria | Commenti disabilitati

I diritti, prego

La pressante attività di comunicazione e di lobbing delle major musicali sulla supposta necessità di impedire la copia dei contenuti musicali allo scopo di difendere i DIRITTI degli autori (o il loro diritto al profitto ?..), rischia di fare dimenticare che, forse, anche chi acquista musica, ha qualche DIRITTO.

La recente figuraccia fatta da Sony BMG ( vedi post precedente) ha stimolato molte organizzazioni a rialzare la testa sull’argomento. Segnalo volentieri l’iniziativa del BEUC, l’organizzazione pan-europea dei consumatori, che, con grande tempismo, ha lanciato una campagna sui diritti digitali dei consumatori , cui è stato dedicato il sito Consumer Digital Rights .

Il comunicato stampa di annuncio del sito ha un titolo inequivocabile :” Consumers are not pirates !” (lo potete scaricare qui.)

Riporto l’elenco dei diritti rivendicati :

- Right to choice, knowledge and cultural diversity;
- Right to the principle of “technical neutrality” – defend and maintain consumer rights in the digital environment;
- Right to benefit from technological innovations without abusive restrictions;
- Right to interoperability of content and devices;
- Right to the protection of privacy;
- Right not to be criminalised.

Buon lavoro ragazzi, siamo con voi !
(potete anche firmare una petizione elettronica qui)

Pubblicato in Senza categoria | Commenti disabilitati

Corporate arrogance (Sony BMG blues)

Beh, questa è davvero la ciliegina sulla torta. Impagabile.

Se qualcuno di voi si è divertito a immaginare cosa avrebbe fatto al posto della Sony BMG per mettere una pezza sul disastro di immagine di cui al post di ieri, qualsiasi cosa abbia pensato, la realtà ha superato ogni fantasia.

Sapete cosa ha dichiarato il Presidente (ho detto il presidente, mica uno che passava di lì..) di Sony BMG – Global Digital Business Division – tale Thomas Hesse ?

Il nostro impagabile comunicatore ha dichiarato:

“Most people, I think, don’t even know what a rootkit is, so why should they care about it?”

Capito ? Siccome quei beoti che comprano i CD di Sony BMG non capiscono un accidente di informatica, non sono in grado di accorgersi del software installato come un virus, e non hanno la più pallida idea di cosa sia il “rootkit” che gli abbiamo schiaffato nel sistema operativo, di che accidenti si lamentano ? Che vogliono ?? Che ascoltino la musica e stiano zitti.

Chi se ne frega se, oltre a tutto, per togliere di mezzo in maniera definitiva il regalino di Sony BMG bisognerà forse formattare il disco e reinstallare il sistema operativo?

Non saranno mica problemi di Sony BMG se il loro sistemino di DRM (Digital Rights Management) manda in tilt alcuni antivirus che (giustamente) cominciano a sparare avvisi si infezione al ritmo di uno al secondo ?

Personalmente non vorrei un CD musicale Sony BMG nemmeno in regalo. Non so voi.

Pubblicato in Senza categoria | 1 commento