Scopro, via Joel Ceré, che Wal-Mart, la più grande catena distributiva del mondo, ha ”incorporato” la blogosfera nella propria strategia di comunicazione , e lo ha fatto in un modo che ha destato commenti discordanti.
Nientepocodimenochè il New York Times ha dedicato a questa operazione un articolo il 7 marzo scorso. Il giornalista del NYT ha rilevato che la maggior parte dei blogger ”ingaggiati” da Wal-Mart non fanno altro che un mero “copia e incolla” dei materiali che ricevono dall’agenzia di Relazioni Pubbliche di Wal-Mart, il tutto senza chiarire in alcun modo i loro rapporti con Wal-Mart.
Il buon Joel osserva: “This excellent article raises some valid questions about bloggers’ “independence” and what they should disclose to their readers. It seems to me that on the long-term, bloggers who churn out press-releases or have affiliation with companies, but do not disclose them will loose their readers’ trust, thus deflating the very own reason why they were worth engaging with at the first place. From a PR standpoint, it provides an interesting challenge: how to drive communication agenda with bloggers while preserving their authenticity ?”
Inutile dire che, a mio parere, questo utilizzo della blogosfera non va molto più in là dei fake-blog di cui ho già parlato in altre occasioni . Mi sembra abbastanza triste che ancora una volta il blogging venga ”uilizzato” in un piano di comunicazione in un modo così grossolano e, soprattutto, poco trasparente.
Che il management di Wal-Mart non sia capace di cogliere il significato della blogosfera e finisca per vederla, come spesso accade, come semplice canale di trasmissione dei contenuti corporate, ci può anche stare, ma la sua agenzia di PR ?….
L’ennesimo boomerang che si è abbattuto sul megaretailer per eccellenza. Segno che ogni volta che si muove si autodanneggia.
L’unico cruccio è che assieme all’immagine (di certo non già cristallina) di WalMart ad esserne dannegiata è l’immagine dell’attendibilità della blogosfera rispetto a chi di blog ne è a digiuno…
Caro Retailer, hai decisamente ragione. D’altra parte, data la scarsa competenza media di chi si avvicina al blog per utilizzarlo come tool di marketing, la cosa non ci deve meravigilare più di tanto.. certo l’agenzia di WalMart, che è piuttosto importante, avrebbe dovuto dare le necessarie raccomandazioni.