Tra le molte opinioni sull’evoluzione della comunicazione nel 2025, mi sembrano molto interessanti due in particolare, riportate sul sito di Berkeley, agenzia con cui collaboriamo a livello internazionale.
La prima, esposta da Paul Stallard, COO di Berkeley Group:” Nel 2024 abbiamo assistito a pressioni significative sui bilanci di molti settori diversi. L’incertezza economica e i cambiamenti del panorama politico hanno portato molte aziende a ridurre le spese di marketing e PR. Tuttavia, la storia ha ripetutamente dimostrato che il mantenimento o addirittura l’aumento degli investimenti durante i periodi di crisi può fornire un vantaggio competitivo cruciale, e coloro che hanno continuato a investire in queste funzioni entreranno nell’anno in corso in una posizione molto più forte.”
Circa il panorama dei media, Alejandro Arango, direttore generale di Berkeley Nord America, osserva: “Con la continua diversificazione dei media e la nascita di piattaforme di nicchia, nel 2025 i comunicatori dovranno affrontare un panorama sempre più frammentato. I brand devono adattarsi e adottare un approccio più mirato, personalizzando la messaggistica in modo che risuoni con un pubblico più piccolo e specializzato su vari canali per avere successo. (…) Per i professionisti della comunicazione sarà inoltre essenziale costruire e mantenere la fiducia in questo ambiente. In mezzo alla disinformazione e allo scetticismo dilaganti, saranno fondamentali una messaggistica trasparente, voci di leadership autentiche e il mantenimento costante delle promesse. Le aziende che danno priorità alle relazioni e dimostrano una genuina responsabilità nei confronti degli stakeholder si distingueranno in un’epoca in cui l’affidabilità è un importante vantaggio competitivo.”