Il sempre attento Jim Horton si sofferma sull’interessante fenomeno dell’azienda vista dai suoi menager e sulla difficoltà che il comunicatore può incontrare nel definire un posizionamento che sia al tempo stesso corretto e credibile.
La favola indiana dell’elefante descritto da 6 uomini ciechi da’ l’opportunità a Jim per mettere a fuoco il ruolo del consulente di Relazioni Pubbliche in questo frangente.
“Without an organizing point of view, a company is a body of facts moving in some coordination but without essential meaning. However, the hard part of positioning is not so much arriving at a point of view but getting everyone to agree on what it should be. Positioning is political. It is a consensus that might not be exactly right but is good enough for what a company needs.
From a PR perspective, good enough is usually acceptable. However, there are positionings that are incredible. Most are imposed on the facts with ways obvious to impartial observers, even if insiders cannot see it that way.
A proper positioning doesn’t make a firm exciting. It might be just a (FILL-IN-HERE), even if the firm has a solid grip on the marketplace. Positioning is a starting point. From the few words one uses to describe a business come story angles that help one explain its larger meaning.”
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Ho sempre voluto chiedertelo, come mai questo blog si chiama pr blues, non sono sicuro tu l’abbia mai spiegato
ciao
Lallo
Hai ragione, in effetti non l’ho mai spiegato… Il blues è fondamentalmente un genere musicale che esprime tristezza ma anche speranza.. senza volerla mettere giù tragica, direi che lo stato della comunicazione aziendale e in particolare delle relazioni pubbliche in Italia mi pare davvero un po’ triste, e ho voluto parlarne, con un po’ di ironia ma anche in maniera (spero) propositiva.