Le relazioni pubbliche tra 5 anni (PR Future blues)


Via Media guerrilla leggo alcune considerazioni di Richard Edelman sul futuro delle relazioni pubbliche, considerazioni espresse durante un “live talk” su Syndacate.

Tra le altre:

Press releases will be deconstructed: how companies produce and package their news via the press release will change but not die.

PR will play a critical role in early stage product development: with PR teams increasingly listening to and participating in edge conversations, the richness of this information in aggregate will be invaluable for product development. Also, the concept of co-creation,
where “edge conversationalists” are invited in to actively influence and shape new products will be a unique value that PR can bring to bear for both the company and the audiences that care about these products.

PR will have a seat in the c-suite: as the eyes, ears and voice of a company, a bridge really to the conversational edge, executive teams will need to rely (heavily) on the input
and counsel of communication leaders when it comes to strategic business decisions.

Mi ha particolarmente colpito la previsione circa il ruolo delle PR in quello che Edelman definisce “early stage product development” . Si tratta di un’area di intervento innovativa e , per quanto riguarda la mia personale esperienza, pressochè sconosciuta in Italia.

Va anche rilevato che questo nuovo ruolo presuppone un’attività di PR/marketing decisamente attenta al blogging e capace di progettare e gestire con l’azienda gli spazi conversazionali necessari perchè questi processi si possano realizzare.
Capito, uomini di marketing in ascolto ? I blog come spazi di conversazione con i pubblici dell’azienda, come risorsa, non mini-siti, fake blog et similia.

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