Uno studio di Russel Research, sponsorizzato da Cymfony e Porter Novelli, segnala che il 76 % dei blog aziendali hanno generato un aumento del traffico web e, udite udite, del media coverage relativo all’azienda. Nel 42% dei casi almeno un post ha in qualche modo influenzato l’immagine del brand o dell’azienda, nella maggior parte dei casi in modo positivo. Da notare che ben il 57% delle aziende intervistate non ha creato alcuna “blogging guideline”. Ancora più interessante il fatto che ben il 63% ha dichiarato di essere entrato nella blogosfera per un generico “bisogno percepito” di partecipare al fenomeno, ma senza in realtà aver definito uno specifico obbiettivo da raggiungere.
Questi ultimi due dati meritano qualche riflessione. Da un lato trovo che sarebbe meglio , per un’azienda, affrontare la blogosfera nel modo più “consapevole” possibile, ovvero fissando linee guida e identificando uno o più obbiettivi, sia pure generali. Questo approccio tende a limitare i rischi di ricadute negative e/o momenti di “crisis”.
Da un altro punto di vista però trovo interessante, e positivo, il fatto che molte aziende abbiano sentito l’esigenza di essere della partita in ogni caso, cioè che abbiano comunque percepito il potenziale dello strumento. e si siano buttate nella blogosfera.
Immagine di James Marsh