Giuro che sono qui per caso… (PR Shame Blues)

Tanto per cominciare in allegria la settimana e chiarire meglio il problema dell’immagine delle Relazioni Pubbliche ( e farci una bella e amara risata),  vi propongo questo stralcio tratto da un sito che si occupa di informazione medica alternativa……  

(…) Le agenzie di PR lavorano nel campo delle relazioni pubbliche, la professione che si occupa di “management della percezione” e dell’alterazione delle attitudini mentali e metafore concettuali nella vita pubblica e spesso hanno degli interessi economici propri e l’obbligo di fedeltà a un punto di vista. Quindi un efficace ed accurato esame delle attività e dei codici etici di tale professione è raccomandato: le dichiarazioni che essa produce devono essere generalmente considerate disinformazione per definizione fino a quando è dimostrato il contrario.  Una manipolazione non necessariamente comporta vere e proprie bugie di commissione, ma comporta tipicamente bugie di omissione, che mascherano l’identità dello sponsor del messaggio. (…)

Quando parliamo di PR, ci sono due cose da cercare:

1. l’orchestrazione ed organizzazione che non è destinata ad essere vista e conosciuta dall’audience e

2. la scena sul palco a consumo del pubblico.

Non male eh ?….

 

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