Nomi pericolosi (Filtering Internet Blues)

Certo che avere certi nomi oggi è davvero un problema.
E non sto parlando di cognomi ridicoli o omonimie imbarazzanti.
 
Il problema può riguardare persino una regione … o una contea. 
 
Credo che ormai molti, in azienda come in casa, dispongano di filtri che bloccano siti pornografici o comunque a contenuto erotico e sessuale in genere. Oltre che far riferimento a  liste specifiche, questi sistemi analizzano l’URL della pagina. E qui cominciano i problemi.
 
Pochi giorni fa dovevo visitare il sito di una contea inglese, un rispettabilissimo sito governativo, per informarmi su un progetto RFID riguardante le biblioteche pubbliche.
Peccato che il sito in questione fosse quello del … Sussex.
Mi domando: ma in quanti riescono a visualizzare le pagine di quel sito ?     
 
Altro che “niente sesso siamo inglesi”… 
 
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4 risposte a Nomi pericolosi (Filtering Internet Blues)

  1. MarketingPark scrive:

    Io ho ormai il terrore da errata digitazione di URL. Basta sbagliare una lettera a caso e non sai mai cosa ti si può aprire davanti agli occhi. Una specie di roulette russa!
    Ciao
    TZ

  2. Enrico scrive:

    In ogni caso però, a parte le difficoltà di navigazione e questi episodi quasi “umoristci” (risolvibili in caso di bisogno agendo sui filtri), mi sembra che il problema più rilevante sia lo spam e le sue conseguenze,oggetto del post precedente e dove mi piacerebbe davvero che qualche email marketer dicesse la sua. Mi sembrano tutti molto preoccupati di verificare e analizare i riultati delle campagne email termini di risultati per il loro cliente, chiudendo un po’ gli occhi sul contesto più ampio in cui si muovono.. o mi sbaglio ?

  3. MarketingPark scrive:

    A proposito di spam, è già passato da queste parti il “comunicatore-marketer-spammer” che in questi giorni pubblicizza la sua agenzia?

  4. Enrico scrive:

    certo, ma il suo commento è sparito…