Spam come se piovesse… (Spam Tragedy Blues 2)

Giusto per chiarire le dimensioni attuali del problema, penso che qualche numero possa aiutare.  
Tramite emarketer leggo alcuni dati recenti.
 
Secondo Ironport 62 miliardi al giorno (sì avete letto bene, miliardi) di messaggi spam si sono rovesciati sulle caselle email degli utenti statunitensi in Ottobre, e questo rappresenta un raddoppio del volume rispetto a Ottobre 2005. Questo incremento sarebbe dovuto a due ragioni : da una parte a nuove tipologie di spam, dall’altra ad un incremento delle “bot-net”, ovvero reti di computer precedentemente oggetto di attacchi di Trojan, tramite i quali vengono installati programmi-virus che permettono a terzi il controllo del PC.
 
Secondo Postini  le email indesiderate sono il 91% del totale, e il volume sarebbe addirittura aumentato del 120%  rispetto all’anno scorso.
 
Osserva Daniel Druker di Postini. “Spammers are increasingly aggressive and sophisticated in their techniques. Spam has evolved from a tool for nuisance hackers and annoying marketers to one for criminal enterprises.”
 
Qualche giorno fa Matteo Balzani su IMlog commentava le mie osservazioni: “…è proprio per questo, Enrico, che mi stupisco dell’efficacia che ancora ha l’email marketing. e quando parlo di efficacia parlo proprio di lead e sales, non di visibilità o altro.”
 
Ma allora gli email-marketer sono comunque felici e tranquilli ?  Si preoccupano solo di migliorare l’efficacia finale ? Boh….
 
 
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3 risposte a Spam come se piovesse… (Spam Tragedy Blues 2)

  1. Anonymous scrive:

    E pensare che qualcuno è tanto ingenuo da organizzare un evento dal titolo e-mail power. Altro che power.

  2. Enrico scrive:

    Più che ingenui, mi sembrano troppo concentrati su technicalities e soluzione dei problemi di privacy, e quindi perdono di vista il contesto generale…

  3. Davide scrive:

    Efficacia o no dello strumento DEM… è proprio di questi giorni la notizia di Nielsen sul calo di pubblicità online sui siti di posta elettronica.

    E, dato che quasi tutti i fornitori di freemail campano sulla pubblicità la cosa dovrebbe dare adito a diversi spunti di riflessione, ma chissà forse è solo stagionalità: non ci resta che vedere il trend dei prossimi mesi…

    Davide