Vincenzo de Tommaso scrive un bel sunto della ricerca Euprera (Associazione Europea di Ricerca e di Educazione di Relazioni Pubbliche). Ne scrive anche Mantellini (guardate i commenti…)
In un quadro di generale aumento dell’interesse e dell’utilizzo della blogosfera, colgo alcuni aspetti un po’ deprimenti.
“(..) Tra i fattori che invece ne ostacolano ancora la diffusione: al primo posto la mancanza di capacità da parte del personale interno all’azienda (69%) – i PR non hanno gli skills professionali necessari per condurre attività di questo genere; (..) la difficoltà a dimostrare il ritorno dell’investimento (42%); controllo dei commenti dei lettori 34% “
Constatiamo quindi che tra i professionisiti delle PR, aziendali e non, quasi il 70% manca degli skill “di base” per la professione, perchè oggi francamente gli strumenti di lettura, comprensione e utilizzo dei social media in genere non sono più un optional.
Non parliamo poi degli aspetti relativi al ROI. Niente contro lo strumento di analisi in se’, ma applicarlo sempre e comunque anche in ambiti dove le misurazione non è assoltamente una scienza esatta, è davvero inutile e fuorviante.
Circa il controllo dei commenti … si commenta da solo.
Sto studiando Relazioni Pubbliche all’università, i cialtroni che si improvvisano PR mi disgustano
Andreas, ci sono anche cialtroni tutt’altro che improvvisati…