Stowe Boyd, senior consultant di Cutter Consortium, ha anticipato alcuni dei temi che svilupperà al prossimo Cutter Consortium Summit .
Boyd si occupa di social media e, fatte salve come sempre le debite differenze tra la realtà americana e quella europea, le sue osservazioni meritano qualche riflessione.
Per il 2007 Stowe ricorda innazi tutto la necessità di analizzare e metabolizzare i clamorosi passi falsi che alcune aziende hanno fatto nell’approccio al marketing conversazionale (vedi Wal-mart e dintorni). Prevede che un numero crescente di aziende si avvicineranno ai social media, in particolare blog, social networking e wiki, alla ricerca di meccanismi efficaci e di basso costo per aprire la conversazione con i mercati. Marketing e PR saranno semplicemente rivoluzionate da questo nuovo approccio.
“L’esplosione dei social media è stata realmente globale, e ha raggiunto numerosi segmenti della società e del business” spiega Boyd ” e i social media sono utilizzati dalle aziende in un ampia varietà di modi. Naturalmente le aziende che si occupano di comunicazione sono capofila in questo processo, ma tutte in generale stanno cercando di capire cosa sta realmente accadendo nella blogosfera e in che modo strutturare la propria presenza se questo potesse accelerare e migliorare i processi di innovazione e di introduzione dei prodotti, o semplicemente connetterli in modo diretto ai propri mercati”
Ma i social media stanno entrando prepotentemente anche all’interno delle aziende, tra i dipendenti, così come hanno già fatto a suo tempo email e instant messaging. Boyd osserva come i giovani che entrano in azienda oggi si aspettano semplicemente di trovare questi strumenti già implementati.
Le aziende che hanno percepito l’enorme potenziale di questi nuovi media e si impegnano a comprenderli e utilizzarli potrebbero trovarsi a disporre di un concreto vantaggio competitivo.
Conclude Boyd: “The people formerly known as the audience are going to continue to experiment with new technologies, new approaches to social interaction, and new social tools.”