Aziende off(-line) (Web 0.2 blues)

L’ennesimo episodio di aziende con grandi (dimensionalmente) siti web e minuscola competenza web, (e di marketing in generale, ovviamente) merita un piccolo (ma sentito) post.

L’ineffabile Casalinga di Voghera mi segnala come sul sito di Fox TV (dico, una media company che apre un canale online, rifletette un attimo…) sia praticamente impossible reperire un indirizzo email o anche solo un form per mettersi in contatto con loro.

Il buon Marco si domanda: “…Ora, io capisco che se poi ci metti l’email poi devi anche pagare qualcuno per rispondere…ma ti sembra normale che la Fox in Italia sia contattabile solo con telegramma/posta prioritaria/piccione viaggiatore?”

E ti sembra possibile che se io scrivo al supporto tecnico di un distributore italiano per un video gioco acquistato in Italia, dopo la prima risposta standard, non ottenga nessuna risposta a 4 solleciti ? E che invece i suoi colleghi di oltreoceano, che lavorano in un’altra azienda per i clienti americani mi abbia già scritto 3 volte dandomi indicazioni e reagendo prontamente alle mie successive richieste di chiarimenti ? (sono sempre i “gentili” signori di Halifax, quelli che dal 23 Aprile stanno decidendo se rispondermi o no)

E ne volete sapere una bella ? Un signore che, probabilmente per la tipologia della sua clientela, ci inviava le offerte del mese via fax, alla mia richiesta (via email) di non inviarne più, ha risposto in tre minuti cancellandomi dalle sue liste di spedizione. E’ più 2.0 lui o la Fox Italia?

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6 risposte a Aziende off(-line) (Web 0.2 blues)

  1. La casalinga di Voghera scrive:

    A te è arrivata una risposta standard? A me il supporto tecnico della Pioneer non ha neanche risposto alla mia email. E poi ci si stupisce che gli italiani primeggino in creatività. Ma se è dalla nascita che impariamo ad arrangiarci tra le mille manchevolezze di questo paese.

  2. Enrico scrive:

    Quello che davvero stupisce è che aziende come queste non capiscono che il valore percepito di questi servizi è elevatissimo e questa esperienza orienta le scelte future. E per cosa, tutto questo, per un falso e pericoloso risparmio. Ma un bigino di marketing questi signori se lo sono mai letto ? ?

  3. Stefano Fait scrive:

    Qualche mese fa ho acquistato un navigatore satellitare e solo dopo ho scoperto che per trovare la via desiderata non mi basta conoscere il cognome della persona a cui è intitolata ma persino il nome di battesimo. Quindi, se dovessi recarmi a Milano in via Giuseppe Verdi, o la mia “sapienza” mi consiglia il nome Giuseppe oppure nulla da fare. Ho chiesto subito in negozio cosa fare e mi hanno detto di contattare la ditta per avere degli aggiornamenti. Perfetto…sito internet, email…inviata richiesta…inviata seconda richiesta…inviata terza richiesta…risposte ZERO! Staranno mica aggiornando l’aggiornamento??” :)
    E poi spendono capitali in pubblicità quando dietro c’è…il deserto! That’s sadness!

  4. Enrico scrive:

    Stefano, mi pare strano quello che mi racconti a proposito del navigatore… scusa, ma si che marca è ?

  5. Stefano Fait scrive:

    E’ un Navman ma purtroppo, informandomi con altre persone, ho scoperto non essere l’unico ad utilizzare questo “scriteriato” sistema.

  6. giuseppe mayer scrive:

    magari sto invecchiando male io ma … magari non hanno bisogno di aprire un canale di comunicazione dal basso con la propria utenza. Magari non saprebbero neanche che dirgli. Forse il loro lavoro è un altro, o addirittura non tutte le aziende devono seguire il mantra del 2.0 :) , ma come detto, magari sto invecchiando io :)