Cattiveria Pasquale (Bad Thoughts Blues)

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Ora: posto , ci mancherebbe, che il phishing è un reato, e che i ”colpevoli” sono soltanto coloro che architettano queste truffe; posso, così, giusto per puntualizzare, dire che chiunque caschi in una email del genere, un po’ se lo merita….  ? Si può dire ? O è troppo perfido ?

 

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9 risposte a Cattiveria Pasquale (Bad Thoughts Blues)

  1. Baldo scrive:

    dovevi lasciare il link alla pagina… vuoi mai che qualcuno… :)

  2. giuliana scrive:

    è vero, è vero, hai ragione!!!

  3. Otto_Vask scrive:

    Insomma, è’ un po’ come dire che gli anziani che si fanno fregare i soldi da finti assistenti sociali o finti operai del gas se lo meritano…

    Nel mondo, e ancora più in italia, c’è tanta gente che si avvicina solo ora alla rete e all’IT, e ce n’è tanta che ha difficoltà ad acquisire anche una alfabetizzazione (informatica, ma non solo) di base.

    E ci sono tanti furbi che speculano su queste difficoltà e sul fatto che il corpus legislativo inpiegherà anni, se non decenni, ad adeguarsi ai cambiamenti che stiamo vivendo in questi anni.

  4. Enrico Bianchessi scrive:

    Beh, Otto, ho chiarito dall’inizio che era un’osservazione un po’ perfida… il parallelo con gli anziani truffati però mi pare un po’ eccessivo. Lì le tecniche sono molto più insidiose, mentre in questa particolare fattispecie , francamente, basta un po’ di comune buon senso.

  5. Otto_Vask scrive:

    L’esempio che hai postato era abbastanza lampante ma non tutte le phising-truffe sono così palesi. E cosa può accadere se ne capita una fatta come si deve ad un anziano, che magari usa il pc del figlio o del nipote che hanno un conto online proprio alla banca di roma o alle poste o all’ente citato nella mail/truffa? E se il PC di un genitore lo usa un bambino? Insomma credo che non tutte le truffe siano così evidenti, e inoltre ci sono anche persone più fragili della media che in un paese civile devono essere tutelate dai truffatori anche grazie a un sistema giuridico migliore e più adeguato alla realtà di quello attuale.

    Insomma non è questione di perfidia, gli sprovveduti esistono davvero, vuoi per ragioni anagrafiche, di malattia, o di semplice alfabetizzazione (ricordo che siamo il paese europeo con il minor numero di laureati e di diplomati, e anche la penetrazione dei PC e l’alfabetizzazione informatica è estremamente bassa) ma non per questo si meritano di essere sfruttati. Sono nuovi deboli che, secondo me, hanno tutti i diritti di essere tutelati e credo che il nostro sistema giuridico dovrà prendere atto il più rapidamente possibile dei cambiamenti che stanno avvenendo.

  6. Enrico Bianchessi scrive:

    Otto, visto che il tema è di scotttante attualità, non è che sapresti indicarci quali sono attualmente le norme che si riferiscono a questo tipo di reati ? Ci sono fonti online ?

  7. Otto_Vask scrive:

    Mi dispiace enrico, ma non sono competente in materia. Temo però che non ci sia una normativa specifica e probabilmente chi giudica questi reati ragiona per analogia con casistiche simili quali ad esempio la truffa.
    Se vuoi fare una ricerca un punto di partenza può essere interlex http://www.interlex.it/ e naturalmente la gazzetta ufficiale http://www.gazzettaufficiale.it/

  8. alebegoli scrive:

    io concordo con Enrico.

    Iil phishing e la truffa sono reati, ma abboccare a questo genere di ami così mal disposti è veramente da ciurloni, e mi suscita più ilarità che solidarietà.

    I pensionati che vengono truffati dai finti addetti del gas & C sono da capire e proteggere; ma quelli che si fanno gabbare dallo stregone che gli vende la polverina magica con cui, fra fumi e lampi, si moltiplicano le mazzette di soldi… beh, quelli se la meritano, anche più di un po’..

    E io preferisco pensare che gli sforzi-sicurezza siano concentrati sulle vittime di primo tipo.

    PS: segnalo un sito in cui questi temi sono trattati “dal punto di vista giuridico”: http://www.dirittodellinformatica.it

  9. Enrico Bianchessi scrive:

    Grazie Alessandra !