Non so se vi è capitato di leggere dell’intervento del vicepresidente esecutivo uscente del colosso finlandese Nokia, Anssi Vanjoki sul futuro di Android. (Qui un breve resoconto.)
Vanjoki in un intervista al Financial Times porta un attacco a tutto campo contro Android, dando più o meno degli inetti a tutti coloro che vedono nel sistema operativo di Google un player importante nei prossimi anni e sostenendo, in buona sostanza, che i produttori che hanno abbracciato Android non vedono più in là del loro naso.
Non entro assolutamente nel merito tecnico-economico delle dichiarazioni. Ma credo valga la pena soffermarsi sulla strategia e sui toni adottati, che, a dispetto delle intenzioni di Nokia, mi sembra abbiano l’effetto di comunicare una grande preoccupazione nei confronti di Android e di non sapere come reagire alla competizione.
Se queste affermazioni fossero la risposta alle previsioni di Gartner e a quelle di IDC in merito al futuro dei sistemi operativi degli smartphone, mi permetto di dire che si tratta di un atteggiamento non particolarmente saggio ed efficace.
Aggredire i competitor mettendo in dubbio l’intelligenza di chi li adotta, oltre a non catturare le simpatie di questi ultimi, mette a mio avviso in evidenza un senso di debolezza e di paura.
Mi pare che le competizioni di mercato alla fine vengano vinte da chi è in grado di offrire, soprattutto in questo specifico campo, la miglior user experience. (Apple docet…)
Forse sarebbe stato meglio comunicare “in positivo”, ovvero sottolineando i vantaggi per i vari stakeholder, (utilizzatori, produttori, operatori e sviluppatori) nell’adottare le soluzioni proposte da Nokia. Soffermarsi soltanto sulle negatività dell’avversario non mi pare sia una strategia di comunicazione vincente.
Buona settimana a tutti.