"PR People Are Morons" – ( e come dargli torto ?)

Il mondo delle Relazioni Pubbliche è davvero infestato da un discreto numero di maledetti incapaci (mi sono davvero stufato di essere confuso con questi ciarlatani) che con la loro maldestra ignoranza affossano la nostra povera categoria. Il tema non è nuovo a chi frequenta questo blog, ma ci sono episodi che mi spingono (ineluttabilmente) a tornarci.

I cialtroni in questione affliggono la comunicazione a livello globale: leggetevi il recente post apparso su MobHappy, circa le dichiarazioni di Russell Beattie, “Yahoo! mobile evangelist” nonchè “mobile blogger”. I simpatici PR di un (apparentemente) buon numero di aziende hanno la brillante abitudine di tentare di infiltrarsi nei blog più seguiti per “spammare” i messaggi aziendali dei loro amati clienti. Alcuni giungono più o meno a postare direttamente i loro comunicati stampa…. E’ ovvio che siffatti personaggi dimostrano una ignoranza assoluta non solo del fenomeno del blogging e della loro natura, ma dell’ABC delle Relazioni Pubbliche e della comunicazione in generale.

Anche da noi ho già visto qualche maldestro tentativo: mi auguro che vengano sempre rintuzzati con fermezza e decisione dai blogger.

Tra le possibili “strategie di reazione” , interessante questa.

Lo ripeto: blog e RSS feed sono modalità interattive di trasmissione dei contenuti di grandissimo potenziale; speriamo che i “morons” non impediscano agli utilizzi “intelligenti” di emergere ed affermarsi.

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2 risposte a "PR People Are Morons" – ( e come dargli torto ?)

  1. Maurizio Goetz scrive:

    Gli incapaci sono un problema in ogni settore e rendono la vita difficile a chi ha le competenze, perché i primi rovinano completamente il mercato e distruggono la fiducia su intere categorie professionali

    http://marketingusabile.blogspot.com/

  2. Carlo Odello scrive:

    A proposito di incapaci, Le riporto quanto mi è stato scritto da una giornalista che lavora all’interno della redazione di uno dei più grandi settimanali italiani:

    “Il più delle volte [gli uffici stampa] sono gestiti da uffici di pubbliche relazioni e organizzazione eventi che hanno diversi clienti ma seguono una logica aziendale invece che giornalistica. I comunicati stampa sono focalizzati su un unico argomento, le ragazze che li spediscono non sanno nulla al di fuori di quello che c’è scritto e se il giornalista ha bisogno di qualche informazione in più comincia un giro tortuoso di ricerca informazione, contatti con l’azienda eccetera eccetera, che fa solo perdere tempo. La scarsa preparazion e l’ocaggine (purtroppo è così) delle fanciulle che sono solo delle yes-women è una delle caratteristiche più irritanti e nocive. Nei casi (rari, purtroppo) in cui i comunicati stampa sono scritti e gestiti da giornalisti, ce ne si accorge subito, e infatti, guarda caso, vengono quasi sempre pubblicati”.

    Come darle torto? Le yes-women (e gli yes-men) senza alcuna preparazione e professionalità sono una vera dannazione, me ne sto rendendo conto dopo due anni che lavoro in azienda e un anno che lavoro a tempo pieno nel settore.