Eh sì, ecco un argomento veramente scottante.
La quotation altro non è che una dichiarazione, un commento, attribuita (non è detto che l’abbia proprio detto lui…) a un a manager di alto livello, spesso il CEO, posta in genere verso la fine di un comunicato stampa.
E allora ? Che c’è di strano se un esponente dell’azienda commenta la notizia diramata col comunicato ?Non ti va bene nemmeno questa ?
Per carità, nulla di male in se’.
Ma la domanda è un’altra: è proprio necessario commentare se non ci sono commenti intelligenti da fare ?
Effettivamente capita di leggere delle dichiarazioni che in qualche modo aggiungono qualcosa, offrono un punto di vista non ancora sottolineato, un aspetto che ancora non era emerso nel resto del comunicato, una valutazione che aiuta chi legge a comprendere meglio il mercato, ma, credetemi, si tratta di eccezioni.
Il più delle volte si tratta di affermazioni di una banalità imbarazzante (nonché esasperante).
Piccolo esempio.
L’azienda Pincone firma un accordo per distribuire i prodotti della ditta Pallino.
Commento dell’amministratore delegato di Pincone: “Siamo felici di annunciare questo accordo che ci permette di ampliare e qualificare la nostra offerta aumentando la soddisfazione dei nostri clienti”
Ma che bravi. E siete “felici” per così poco ? Il vostro animo si libra oggi più sereno per questa firma ? Oppure implicitamente ipotizzate che, colti da un attacco di masochismo “corporate” si firmino accordi per essere infelici ? Mah…
Forse esistono accordi di distribuzione che si firmano per ridurre l’offerta ? Si inseriscono scientemente nel proprio portafoglio prodotti che contribuiscono a squalificare l’offerta aziendale ? E, soprattutto, si intraprendono azioni con la dichiarata intenzione di rendere più insoddisfatti i propri clienti ? Boh…
E il Direttore Vendite di Pallino ? Che ci dice mai il Direttore Vendite di Pallino ?
“Siamo convinti che Pincone sia il partner che ci consentirà di aumentare in modo significativo la nostra penetrazione nel mercato “
Già, perché se eravate convinti che la Pincone fosse un’accozzaglia di rimbambiti capaci di ridurre la vostra penetrazione sul mercato firmavate l’accordo, vero… ?
A ri-mah e a ri-boh…
Alla prossima.
P.S. : Per meditare convenientemente sul tema, vi consiglio di dotarvi di appositi strumenti di meditazione.
Un “luogo” particolarmente ricco di strumenti è Wineshop dell’amico Andrea Gaetano Gatti . Ispiratevi gente, ispiratevi…
wow