Viene quasi da sorridere.
La velocità con cui si sale in corsa sul “treno” di moda è veramente sorprendente.
E i treni tecnologici sono tra i più desiderati.
Il blog è trendy ? Ed ecco schiere di comunicatori aziendali e non che ci si buttano a pesce, bloggano e fanno bloggare clienti,amici, parenti e chi più ne ha più ne metta.
Capire la natura e gli obbiettivi del mezzo in questione ? Ha senso un blog aziendale ? Se sì, quali sono i contenuti adatti e quali no ? Forse è meglio uno aziendale “vestito” da personale ? E chi deve leggerlo ? I dipendenti ? Solo i giornaliasti ? Tutti ? Interrogarsi sul rapporto tra blog e siti esistenti ?
Tempo perso. Se s’ha dabblogga’, se blogga. Fa figo e basta.
E tanti saluti alla competenza e al buon senso.
Ma la storia non è nuova. Anzi è vecchia come il web.
Solo pochi anni fa c’erano agenzie, anche grandi e dai nomi altisonanti, che ancora faxavano o spedivano per posta i comunicati.
Ma poi un giorno l’AD scopre la posta elettronica.
Si tuffa nei corridoi dell’agenzia urlando a squarciagola agli account esterrefatti: “L’Email, l’email ! Siamo avanzati, siamo tecnologici, da oggi si comunica via email !! I trasgressori saranno licenziati !”
Ed ecco che dall’agenzia escono fiumi di comunicati via email, scritti e inviati come fossero dei (brutti) comunicati via fax. Testi interminabili, nessun uso di link, invio in blind copy… (Madonna, ma sapete che c’è ancora gente che li spedisce così ?!?!? Anzi ne ho visto uno di recente con la mailing list direttamente in CC…)
E l’attachment ? Ah l’attachment ! Che meraviglia, posso spedire al giornalista la brochure aziendale in PDF assieme al comunicato ! E’ un PDF magnifico , il cliente sarà felicissimo ! Pesa 6 mega e mezzo, ma è così bello…
Ve l’ho detto, meglio fare il bagnino…