Gli earned media: perché sono la cartina di tornasole della qualità della comunicazione (e come conquistarli)

Posto che una strategia di comunicazione corretta comprende e cura tutte le categorie di media (owned, paid, shared, earned) , occorre forse ribadire che gli earned media, ovvero gli spazi di visibilità conquistati solo in funzione della qualità e della pertinenza dei contenuti distribuiti, sono quelli a cui i pubblici dell’azienda riconosco la maggior credibilità, ovvero il maggior valore in termini di informazione. E un contenuto cui si riconosce un maggior valore ha più probabilità di generare un’azione. (la mitica “call to action”)

Ma guadagnarsi spazi tra gli earned media significa dover produrre contenuti di qualità, perché, detto molto brutalmente, in realtà sui paid non ho bisogno di qualità per esserci.

Nessuna testata, nessun influencer raccoglierà e diffonderà spontaneamente contenuti  di scarso valore, che non potrebbero interessare in alcun modo i loro lettori.

Ecco perché investire su un’attività di media relations, che ha come obbiettivo chiave proprio la conquista degli earned media,  obbliga l’azienda a produrre contenuti di qualità (e quindi come dicevano di maggior efficacia) e assicura perciò risultati molto interessanti in termini di rapporto costi/benefici.

Ed ecco perchè le aziende dovrebbero considerare tutti questi aspetti allocando il proprio budget di comunicazione.

 

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