Cough Marketing (Ricola "viral" Blues)

Beh, non so dare torto a BL Ochman, che dal suo blog esprime tutto il suo disgusto per una campagna messa in piedi da Ricola negli Stati Uniti per la sua linea di caramelle.
Il concorso prevede che si debba dare la caccia a un “tossitore” (non saprei come altrimenti chiamarlo) che spargerà i suoi germi in nome e per conto della Ricola presso luoghi sufficientemente affollati, allo scopo di permettere ai cacciatori iscritti di offrirgli una caramella Ricola e vincere sino a un milione di dollari. Va bene essere creativi col marketing “virale”, ma davvero, qualche volta ragionare su quello che si mette in piedi non guasterebbe… Non oso pensare cosa accadrebbe se l’ideatore di questa campagna lavorasse per un produttore di carta igienica….

Il sito del concorso Ricola

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4 risposte a Cough Marketing (Ricola "viral" Blues)

  1. Carlo Odello scrive:

    Scusa Enrico, ma ti assicuro che vedremmo veramente un certo numero di persone girare con dei rotoli di carta igienica, nuovi monatti alla ricerca dell’untore…
    Al di là dello scherzo, concordo con te che talvolta chi si occupa d viral marketing guarda troppo il dito, ma si dimentica di guardare la luna: il viral marketing diventa un gioco tra specialisti, a chi la spara più grossa.

  2. [mini]marketing scrive:

    il gioco di parole sorge spontaneo: ri(di)cola ;-)
    cmq è vero, viral e guerriglia hanno un limite: rischiano di cadere nel ridicolo, sono rischiosi per l’immagine.

  3. kruah scrive:

    …ma che discorsi sono, germi e non germi..quest’idea è GENIALE!
    i germi sono ovunque, non cè bisogno di uno che tossisca..siete voi ridicoli davvero a fre questi ragionamenti…siamo circonfati da pubblicità e metodi di marketing a dir poco vergognosi e davanti a campagne del genere ci si lamenta per dei germi, fa fatemi il favore e provate a prendere i treni fs da pendolare e poi ne riparliamo di germi…
    FATE RIDERE!

  4. Quorum PR scrive:

    Caro Kruah, padronissimo di trovare l’idea geniale, ma a me continua a non piacere. Circa i treni per i pendolari, ne ho fatto per anni una intensa esperienza, e sono infatti passato al motorino. Ma, detto questo, non sono i germi che ci spaventano, semplicemente non mi piace “lo stile” della campagna, esattamente come può non piacermi la grafica di una pagine pubblicitaria.